sabato 2 luglio 2011

Difficoltà

Pagina 112

"...che poi non ho detto nulla" disse pulendo il tavolo dalle briciole "ha sempre la mania di essere al centro dell'attenzione" e Giada ancora seduta rispose "e chi non lo vorrebbe" replicò "io per esempio!" e lei aggiunse "ma se hai messo su questa polemica per parlare di te" guardò l'orologio "per dieci minuti, perché adesso la smetti. vero?" Gettando rumorosamente il raccolto nel lavandino in acciaio schiarì la voce. Giada si aspettava da un momento all'altro la solita furia e invece quella volta se ne restò in silenzio.
"hai finito?" aggiunse cercando di dar voce a quel momento di silenziosa inquietudine. "e io sarei alla ricerca di attenzioni" voce grave e bassa, quasi sussurrata. Ancora di spalle e con il volto rivolto alla finestra aggiunse "sono in seria difficoltà, Giada. Tu che muori se non calpesti un palcoscenico parli a me, che ti seguo silenziosamente e dietro le quinte da anni, di egocentrismo. Forse è arrivato il mio momento, non ci avevo pensato" "il tuo momento per far cosa?".
Andò nella stanza a passo lento, aprì l'armadio e tirò fuori la sua giacca rossa, sì esattamente la stessa che aveva usato quella sera di maggio quando era lui a calpestare le travi, salì sul letto tenendo in mano il pettine rubato al comodino e iniziò a cantare a squarciagola. Giada restò ferma, immobile a guardarlo.
5 mesi dopo erano su quel palco insieme!





"e se quel riferimento alla pagina non ti dice nulla è solo perché hai perso le regole del gioco che trovi qui:http://noetichette.blogspot.com/2011/06/il-gioco-delle-parole.html BUON VIAGGIO!"monica

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