domenica 24 novembre 2013

Allora Dio arriverà in fretta

Allora Dio arriverà in fretta.
Lo sussurrava la sua Anima e lo sentiva il suo Corpo.
Non era un delirio, ma se il pensiero era così forte poteva apparire tale a chi non la conosceva.
Ogni suo istante, fino a quel momento, era stato carico di razionalità.
Aveva cambiato il registro.
Continuava a credere che se lui fosse arrivato il tutto sarebbe potuto coincidere con la venuta di Dio.
Quante menzogne ancora doveva raccontare al suo cuore per cercare di far cessare quella gioia profonda che le procurava dolore?
Non ne sapeva l' esistenza e a fatica si ripeteva che forse, forse, sarebbe stato meglio restarne all' oscuro. Quella luce che abbaglia, dopo che gli occhi sono stati al buio, è dolorosa. Sì, ma quanta bellezza avrebbe potuto vedere da quel momento in poi?
Non poteva farne a meno nemmeno il pensiero.
"Restami un po' addosso", questo sperava, che lui avrebbe continuato a far parte della sua Anima e del suo Corpo senza che ci fosse bisogno del ricordo.
Non hai bisogno di ricordare di avere una mano. Non hai bisogno di farlo perché è lì con te. Accade con l'arto fantasma. Sarebbe accaduto lo stesso con lui. 
La sua mano, quella mano che stringeva nuove lenti.
"Allora Dio arriverà in fretta" continuava a sussurrare.
 A lungo.
 A sussurrare a sé.
 da "Su fili di seta" di Nunzia Barrai

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