lunedì 20 gennaio 2014

Occhi negli occhi

Sentiva che i colori della sua fantasia erano diventati opachi e questo le procurava molto dolore. Aveva provato a leggere tanti libri a aveva dimenticato di leggere negli occhi della gente. La bocca racconta storie che gli occhi spesso smentiscono; dalla bocca escono parole che sono nell'aria. Son vere in quel momento, smettono di esserlo nell'istante successivo.
Era stanca di ascoltarle, molto stanca nel pronunciarle.
Aveva scelto, cercato e trovato rifugio nei suoi libri ma poi, quando si accorse di aver imboccato una pericolosa strada chiusa, decise di re-agire.
Prese con se l'ultimo libro che aveva iniziato a leggere e si incamminò per le strade della sua città. Senza meta, com'era sempre stato, per sentirsi libera.
Un giorno aveva appuntato "se l'obiettivo è l'utopia, la finalità può essere a portata di mano", pensava sempre in grande, pensava alla possibilità del cambiamento e alla sua voglia di agire. "Agiamo tutto" era un suo pensiero costante.
Il suo primo giorno a contatto con altri occhi non fu per niente facile. Si sentiva invisibile anche se provava a incontrarli, a regalare sorrisi.
Non ne vogliono, pensò. Pensò anche che si era disabituata a guardar la bellezza.
La cercava lasciando passare, nella sua cecità, tutta la bellezza che quegli occhi avevano a disposizione e serviti lì, con generosità.
Tornò a casa, preparò qualcosa per la cena, mangiò in silenzio e andò a dormire.
Non voleva arrendersi, del resto era solo il primo giorno, eppure era molto tentata.
Messasi a letto iniziò a piangere. Le braccia incrociate, il corpo immobile, il volto bagnato e gli occhi a fissare il soffitto. Molte volte proprio lui era stato il luogo puro sul quale proiettare storie ed immagini che dopo poco avrebbe taciuto con gli occhi e scritto a caratteri scomposti sui fogli che abitavano il suo comodino.
Asciugò le lacrime, tolse opacità ai suoi occhi e iniziò a ricordare tutti quelli che aveva incrociato durante quella lunga passeggiata in città. Non era stata invisibile e gli occhi che aveva incontrato le avevano parlato, come sempre. Ripartì da lì, con lo sguardo rivolto agli occhi che abitano il mondo e i suoi libri che stringeva nelle mani. da "La capacità di ri-partire" di Nunzia Barrai Edizioni LaBe

FOTO: I Volti dell' Alzheimer di Alex Ten Napel

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